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domenica 2 settembre 2018

Open Arms, ultima Ong a sud dell'Italia va via! Farà salvataggi di fronte alla Spagna

Corriere della Sera
Via anche l'ultima Ong rimasta nel Mediterraneo centrale, d'ora in poi opererà davanti alla Spagna.


Da oggi davanti alla Libia non c'è più nessuna ong a soccorrere i migranti dai naufragi delle carrette della disperazione. Anche Open Arms vira dallo specchio di mare di fronte al paese nordafricano, punto d'imbarco verso l'Italia: l'ong protagonista di accesi scambi di accuse via social con Matteo Salvini e del recupero in mare a metà luglio di Jospephine, la profuga con lo sguardo scioccato rimasta in acqua per ore insieme ai cadaveri di una madre e del suo figlioletto, annuncia che cesserà i salvataggi nel Mediterraneo centrale e si ritirerà in Spagna, per colpa della "criminalizzazione delle organizzazioni non governative".

"Siamo in balia della speculazione politica - ha dichiarato qualche giorno fa al Corriere il fondatore Oscar Camps, l'Unione europea alimenta i populismi: pagano Erdogan, milioni di euro, pagano la Libia, e i trafficanti siamo noi". 

Una nuova vittoria dunque per il ministro dell'Interno, che già lunedì, dopo l'annuncio del rientro a Marsiglia della Aquarius (la nave di SOS Mediterranée e Medici senza Frontiere che ha effettuato due importanti salvataggi quest'estate), aveva cinguettato: "Abbiamo fatto più noi in tre mesi di governo che il Pd in 5 anni. Andiamo avanti senza paura, non saranno inchieste o minacce a fermarci". L'altra nave dei volontari francesi, la Lifeline, è tuttora sequestrata a La Valletta.

In Spagna la nuova frontiera dell'immigrazione - "Nelle prossime settimane ci uniremo alle operazioni di salvataggio nello Stretto di Gibilterra e nel Mare di Alboran" che separano Marocco e Spagna, si legge nel comunicato di Open Arms, arrivata a un passo dalla denuncia nel braccio di ferro col Viminale e costretta per tre volte, tra giugno e agosto, a far sbarcare i migranti a Barcellona, Palma di Maiorca e Algesiras anziché sulle nostre coste.

"L'avvio di politiche disumane ha provocato non solo la chiusura dei porti di Italia e Malta - prosegue la nota, ma la paralisi di numerose organizzazioni umanitarie, come pure l'aumento del flusso migratorio verso il sud della Spagna". Superando Italia e Grecia, la penisola iberica è diventata quest'anno la prima porta di accesso all'Europa per i richiedenti asilo. Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, da gennaio ne sono arrivati circa 28mila a bordo di imbarcazioni di fortuna, tanti quanti erano ne sono arrivati in tutto il 2017.
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Giuseppe Gaetano

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