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sabato 21 luglio 2018

Giovane cuneese, Francesca Peirotti, condannata a 6 mesi di carcere in Francia per aver aiutato 8 migranti a attraversare il confine. "La solidarietà non può essere un reato"

Repubblica Torino
E' stata condannata dalla corte d'appello di Aix En Provence a sei mesi di carcere, con sospensione condizionale della pena per aver aiutato otto migranti ad attraversare il confine da Ventimiglia verso Mentone. Francesca Peirotti ha 31 anni ed è originaria di Cuneo ma da tempo vive a Marsiglia. L'accusa per lei è "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in territorio francese".

I fatti risalgono all'8 novembre 2016. La giovane animatrice socio-culturale molto attiva sui temi dell'immigrazione, è accusata di aver trasportato su un furgone con il logo della Croce Rossa otto richiedenti asilo arrivati in Italia da Eritrea e Ciad e rimasti bloccati a Ventimiglia. Tra loro c'era anche un neonato. La ragazza era stata bloccata dalla gendarmeria francese sull'autostrada A8 all'altezza di Mentone.

Francesca Peirotti
In primo grado, a maggio 2017, era stata condannata a una multa di 1000 euro dal tribunale di Nizza che non aveva accolto la richiesta di condanna della procura. La corte d'Appello ha deciso per una pena ben più grave a cui potrebbe aggiungersi anche l'interdizione a vivere nella regione francese per prossimi cinque anni, se la condanna dovesse essere confermata anche in cassazione. La ragazza infatti, assistita dal suo avvocato Zia Oloumi, ha già presentato ricorso alla corte di cassazione di Parigi.

Peirotti aveva fatto ricorso in appello contro la multa e ora intende andare fino al terzo grado di giudizio e - se necessario - fino ala corte di giustizia europea. "La solidarietà non può essere un reato", ha più volte spiegato la giovane che in passato aveva passato sei mesi nella Jungle di Calais.

Carlotta Rocci

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