Pagine

martedì 20 marzo 2018

Afrin, il dramma dei civili curdi: "Oltre 200 mila senza cibo né acqua". Ma Erdogan non si ferma

La Repubblica
L'enclave curda conquistata dai ribelli siriani appoggiati da Ankara. Grazie alla propaganda martellante, la politica aggressiva del presidente turco non conosce opposizione. Damasco: "E' un'invasione, devono ritirarsi". I curdi: "Ora sarà guerriglia".


Istanbul - Esplosioni e saccheggi si susseguono ora ad Afrin conquistata dalle truppe turche con i loro alleati, i ribelli dell'Esercito libero siriano (Els). Adesso la situazione nell'enclave curda della Siria al confine con la Turchia si fa ancora più drammatica: secondo le autorità civili locali, più di 200 mila persone si trovano senza rifugio né accesso a cibo e acqua.

"La gente che ha un'automobile dorme in macchina - dice Hevi Mustafa, dirigente dell'amministrazione curda nell'area - quelli invece privi dormono sotto gli alberi assieme ai loro figli". Molti, nuovamente, i civili uccisi nell'ultima fase della battaglia. Tanti gli atti predatori, come spesso avviene quando una città viene conquistata "manu militari". Gli attivisti dell'Osservatorio libero siriano segnalano che a essere presi di mira sono vetture, case e negozi. I civili in fuga sono migliaia. La bandiera turca e quella dell'Els vengono issate sui palazzi.

Dal corrispondente Marco Ansaldo

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.