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martedì 25 luglio 2017

Gerusalemme, Israele toglie i metal detector dalla spianata delle Moschee. Scintilla di gravi tensioni e scontri.

Blog Diritti Umani - Human Rights
Dopo il riaccendersi di gravi scontri tra Palestinesi e Israele che dall'attentato alla spianata delle moschee ha visto una preoccupante escalation di violenza con gravi episodi di repressione da parte delle forze di sicurezza israeliane e reazioni dei palestinesi. Su entrambi i fronti questi scontri hanno causato delle vittime.
Accogliamo con sollievo la decisione del governo Netanyahu di rimuovere i metal detector per l'accesso alla Moschea al-Aqsa che erano stati la motivazione principale di manifestazioni e scontri in questi giorni. 
Si consolida la speranza che si scongiuri l'inizio una nuova Intifada. 

La Repubblica
Passo indietro del governo di Netanyahu dopo l'escalation di violenza dei giorni scorsi. Resteranno solo le telecamere di sorveglianza.



Avevano acceso la scintilla che aveva provocato le tensioni dei giorni scorsi. Ma ora i metal detector che erano stati posizionati a Gerusalemme agli ingressi della spianata delle Moschee vengono rimossi. 


La decisione presa dal governo israeliano è stata anticipata dai media locali. Lo twitta in particolare Haaretz citando fonti ufficiali. Il passo indietro è stato ordinato dopo la riunione dell'esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu: un vertice che si è protrattto per diverse ore dopo che in una precedente riunione, convocata 24 ore prima, non aveva raggiunto l'intesa.

Gli scontri dei giorni scorsi erano stati allarmanti e avevano causato vittime. I palestinesi contestavano la linea dura di Israele attorno al terzo luogo sacro dell'Islam. Oltre ai controlli, era stato precluso anche l'accesso alle persone con meno di cinquant'anni d'età. 

Ora le restrizioni sono state rimosse, ma resteranno le telecamere di sorveglianza: un aspetto che, in una dichiarazione rilasciata ad al-Jazeera, è stato contestato da Sheikh Najeh Bakirat, direttore della moschea al-Aqsa, la più grande di Gerusalemme.

La tensione altissima era sfociata in gesti di violenza, con cinque palestinesi uccisi tra venerdì e sabato e gesti di reazione in tutta la regione, che hanno portato all'accoltellamento di tre coloni israeliani nei pressi di Ramallah. 

Anche il Papa, a margine dell'Angelus di domenica, era intervenuto sulla vicenda invocando "moderazione e dialogo" fra le parti.

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