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domenica 6 maggio 2018

Russia - Proteste anti-Putin, fermati Navalni e 1600 manifestanti. Ue, arresti minaccia a libertà fondamentali.

Ansa
L'oppositore russo Alexiei Navalni è stato fermato dalla polizia in viale Tverskaia, a Mosca, durante la manifestazione 'Per noi non è lo zar' contro Putin, da lui organizzata.

Almeno 1.607 persone sono state fermate in 23 città della Russia durante le manifestazioni anti-Putin: lo riferisce la ong Ovd-Info, secondo cui è stato quasi eguagliato il numero di fermi della manifestazione anticorruzione del 26 marzo 2017, la più imponente dopo le proteste di piazza Bolotnaia del 2011-2012. Nel marzo dello scorso anno furono fermate tra 1.660 e 1.800. A Mosca oggi sono state fermate 704 persone e a San Pietroburgo 229.

Ci sono almeno cinque giornalisti tra le persone fermate, riportano i media russi. L'ong Ovd-Info fa sapere che a Mosca sono stati fermati i giornalisti Oksana Gandziuk, della tv d'opposizione Dozhd, e Ilia Gorshkov e Aleksandr Antiufeev, di Daily Storm. I tre avevano al collo la 'Press card'. La radio Eco di Mosca riferisce del fermo del fotoreporter di Novaia Gazeta Mikhail Grebenshikov. Radio Liberty inoltre fa sapere che anche una sua collaboratrice è stata fermata.

Gli arresti in Russia "minacciano le libertà fondamentali di espressione, associazione e assemblea" e "la detenzione di giornalisti minaccia anche la libertà di stampa". Così un portavoce dell'Alto rappresentante Federica Mogherini, sottolineando che "anche se alcune delle manifestazioni non erano autorizzate, questo non può giustificare la brutalità della polizia e gli arresti di massa". L'Ue "si aspetta che le autorità russe rispettino pienamente gli impegni internazionali che la Russia ha preso" in materia e che "rilascino senza indugio i manifestanti pacifici e i giornalisti".

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