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mercoledì 18 ottobre 2017

È stato liberato don Maurizio Pallù, il sacerdote rapito in Nigeria

La Stampa
Rilasciato ieri sera poco prima di mezzanotte a conclusione di una delicata trattativa seguita dalla Farnesina. Il missionario sta bene e tornerà presto in Italia, oggi il suo 63esimo compleanno

Una notizia che tanti attendevano e che giunge proprio nel giorno in cui il missionario compie il suo 63esimo compleanno. A confermarlo a Vatican Insider sono fonti a lui vicine - che in questi giorni hanno seguito da vicino le operazioni che hanno portato alla liberazione - al quale lo stesso Pallù ha telefonato ieri notte per confermare il suo rilascio e le buone condizioni di salute. 

«Don Maurizio sta bene - riferiscono - aveva una buona voce anche se era chiaramente provato, non tanto per il trattamento ricevuto ma per la tensione vissuta in questi giorni». Come già ipotizzato il sequestro è stato opera di un gruppo di criminali locali che aveva derubato e portato via il prete mentre si recava insieme ad altre quattro persone in macchina da Calabar a Benin City per un incontro di catechesi. Tra i sequestrati non c’era solo il sacerdote come reso noto in un primo momento ma anche altre persone nigeriane.

Don Maurizio nella telefonata di ieri ha raccontato che all’interno del gruppo c’erano diverse divergenze su quale dovesse essere la sorte delle vittime. In particolare uno dei rapitori, che si vantava di aver già ucciso quattro persone, li minacciava continuamente di morte. Il capo, invece, con il quale Pallù racconta di aver «stabilito un buon rapporto», ha deciso invece per la loro liberazione. Probabilmente è stato pagato un riscatto, ma per ora di questo non ci sono conferme ufficiali.

Negli ultimi giorni le fasi della trattativa, seguita con grande accuratezza dalla Unità di crisi della Farnesina, si erano rese più delicate. La risonanza del rapimento sui diversi media rischiava di alzare la posta in gioco e si temeva qualche imboscata da parte dei rapitori, considerando anche che nella stessa zona del paese africano non è il primo caso di rapimento di un sacerdote (lo stesso don Maurizio Pallù aveva subito un attacco a febbraio 2016) e che non sempre tali sequestri terminano con un lieto fine.

Ieri sera, invece, poco prima di mezzanotte la notizia del rilascio. Appena libero il prete si è messo in contatto con altri amici in Nigeria e, subito dopo, con i parenti in Toscana in particolare la mamma Laura, 92 anni. Proprio alla madre don Maurizio aveva telefonato la sera di domenica 15 ottobre per annunciarle l’imminente liberazione. Era stata la donna stessa a riferirlo pubblicamente durante una veglia di preghiera dedicata al figlio. Una delle tante celebrate in questi giorni in Italia per l’itinerante, in particolare in Toscana, sua regione di provenienza, ma anche ad Harleem, Londra e Roma dove ha prestato servizio nel corso degli anni.

Attualmente Pallù si trova in Nigeria dove nei prossimi mesi continuerà a portare avanti la sua missione. Quasi sicuramente tornerà per qualche giorno in Italia per abbracciare le persone a lui care e ringraziare tutti coloro che hanno seguito con partecipazione questo momento difficile. Una vicinanza per la quale il sacerdote si è detto «fortemente commosso», soprattutto dopo aver saputo che anche il Papa aveva assicurato di pregare per lui.

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