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lunedì 29 maggio 2017

Ong deluse dal G7 di Taormina, su clima e migranti '5 in pagella'

AnsaMed
"Dimenticati 30 milioni di persone su orlo carestia in Africa e Yemen"


Taormina - "I leader dei 7 Paesi più industrializzati non sono stati in grado di ascoltare la voce che viene dal resto del mondo, né di dare risposte a responsabilità globali come fame, povertà, cambiamento climatico e migrazioni. Meritano un 5 in pagella". Il commento di ActionAid al documento finale del G7 racchiude la delusione di molte delle ong presenti a Taormina, che fino all'ultimo hanno tentato di richiamare l'attenzione dei Grandi sui temi che stanno loro a cuore.

A lungo sono stati in contatto con gli sherpa per capire quale spazio avessero trovato le loro priorità. E sabato mattina un gruppo di attivisti ha indossato delle enormi orecchie nella hall dell'hotel dei giornalisti per farsi ascoltare in extremis, mentre in spiaggia Oxfam ha rappresentato i leader a protezione di muri simbolici per dire no alle politiche di chiusura. La risposta però è stata "un grande nulla di fatto", ha commentato il direttore generale, Roberto Barbieri.

"L'attenzione ai temi della sicurezza e del terrorismo è certamente comprensibile dopo i recenti attentati", ma il vertice "dimentica 30 milioni di persone sull'orlo della carestia in Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Yemen", e sulla questione migratoria "prevale la difesa delle frontiere sulla tutela dei diritti dei migranti".

Anche l'ong di Bono, One, parla di "chiara mancanza di ambizione" dei leader, mentre Save the children dichiara la propria delusione.

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