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mercoledì 10 maggio 2017

Guerre dimenticate - Yemen: Msf denuncia 'emergenza umanitaria', ospedali chiusi

AnsaMed
Dopo 25 mesi di conflitto lo Yemen è in piena emergenza umanitaria. L'ennesima denuncia arriva da Medici senza Frontiere (Msf) che spiega come "tutti gli attori in guerra stiano compiendo attacchi indiscriminati senza alcun rispetto per i civili o infrastrutture come ospedali, scuole e mercati".



"Le strutture di Msf sono state colpite quattro volte tra ottobre 2015 e agosto 2016 - aggiunge un comunicato di Msf - tanto da portare all'evacuazione temporanea delle nostre équipe dal nord del paese".

Quest'anno in febbraio, aggiunge Medici senza Frontiere "ha riavviato le attività nell'ospedale Haydan. A capo dell'équipe medica di Msf c'era il dottor Roberto Scaini, che è appena rientrato in Italia e ha raccontato la sua esperienza in questo "conflitto a porte chiuse in un'area fuori dal tempo, dove i civili muoiono ignorati sotto le bombe e dove i bambini muoiono combattendo per difendere interessi che non sono i loro". 

L'ospedale di Haydan era stato abbandonato nell'estate del 2016, dopo che un attacco in un altro centro medico il 15 agosto aveva ucciso 19 persone e ne aveva ferite 24. Nei giorni successivi, altre équipe di Medici senza Frontiere erano state costrette ad abbandonare diversi altri ospedali della regione, lasciando migliaia di pazienti senza medici e senza cure.
"Sei mesi dopo - continua il comunicato - Msf è tornata a Haydan con un'équipe permanente di tre operatori internazionali (un medico, un infermiere e un coordinatore) che lavorano insieme a 15-20 operatori yemeniti. Le attività mediche sono ufficialmente riprese il 19 febbraio, con servizi di pronto soccorso, maternità e pediatria. La notizia si è diffusa rapidamente e i pazienti arrivano sempre più numerosi".

Secondo le Nazioni Unite più di 600 strutture sanitarie in Yemen hanno smesso di funzionare per i danni subiti a causa della guerra o per la mancanza di personale e attrezzature, con un impatto sull'accesso alle cure per milioni di persone. E Msf riesce a prestare la propria opera in 13 ospedali e centri sanitari e fornisce assistenza a più di 18 tra ospedali e centri sanitari dove lavorano 1.600 operatori umanitari.
Una goccia nella disperazione di un Paese devastato da una guerra che continua ad essere ma anche dimenticata.

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