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domenica 7 maggio 2017

Ebbene sì, lo ammetto! Lavoro, sostengo e prego per gli scafisti... gli scafisti umanitari delle ONG

Huffport
Gianni Pittella - Presidente del gruppo dei Socialisti al Parlamento Europeo


Ebbene sì, lo ammetto. Lavoro, prego e mi muovo a sostegno degli scafisti...gli scafisti umanitari. I taxi ambulanza, gli angeli del mare, gli eroi del Mediterraneo. In altre parole, lavoro, prego e mi muovo a sostegno dei tantissimi volontari italiani europei, delle tantissime ONG che ogni giorno salvano vite umane. Ogni giorno, e intendo dire OGNI giorno, escono in mare per salvare una vita, fosse anche una sola in più, delle migliaia di uomini, donne, bambini che si avventurano nella traversata del Mediterraneo tra la Libia e Lampedusa.

Questo è il punto: salvare vite umane. Questo presuppone spingersi fino a lambire le acque territoriali libiche? Può essere. Ma che importa. La presenza delle ONG e delle navi italiane e europee coordinate da Frontex hanno paradossalmente aumentato il flusso dei migranti, facilitando il lavoro degli scafisti della morte? Può essere. Ma ancora, che importa. Il punto è salvare vite umane.

Sono inorridito a sentire le parole di odio e umanamente povere di Salvini come vuoto e povero è il suo senso di umanità. Sono sconcertato nell'ascoltare le congetture infantili e ignoranti di Di Maio così come infantile e ignorante è il vice presidente della Camera.

Sia chiaro nessuno nega la necessità di far chiarezza e nel caso, estirpare le mele marce. Anche e soprattutto tra le ONG umanitarie ree di lucrare sulla vita di disperati.

Ma allora, mi chiedo, qual'é la vera questione che si cela dietro la polemica sollevata da Salvini e Di Maio sulle congetture del procuratore Zuccaro rispetto ai presunti collegamenti tra alcune ONG e gli scafisti della morte?

Su chi si vuole gettare un'ombra di malaffare? Si vuole colpire il soggetto o l'oggetto?

Il vero obiettivo di Salvini e Di Maio non è quello di attaccare le ONG o chi tra gli operatori salva migliaia di vite in mare. Il vero obiettivo di Salvini e Di Maio è attaccare il salvataggio stesso, l'opera umanitaria stessa messa in campo dalle ONG.

Insomma quello che si contesta non sono presunte collusioni di alcune ONG con gli scafisti della morte è il fatto stesso che migliaia di migranti vengono salvati. Perché, per il loro disgustoso calcolo elettorale, se i migranti non vengono salvati, non arrivano in Italia. Se non vengono salvati, magari ne partono meno dalla Libia. Se ci accordiamo con i libici magari poi non li fanno partire proprio i migranti e così, sereni, ci liberiamo del problema.

Insomma, occhio non vede, cuore non sente.

Se ne stiano in Africa a morire. Perché devono venire in Italia o in Europa questa gente?

Ebbene cari Salvini e Di Maio, che delle paura irrazionale verso il diverso si nutrono, come politico ed uomo, io dico che è normale e giusto che questi uomini, donne e bambini vogliano venire in Italia e in Europa. Chi investe i pochi soldi di una vita in un viaggio senza ritorno attraverso il deserto, le violenze, lo sfruttamento, la schiavitù e infine il mare, non lo fa per farsi una gita, non lo fa per turismo. Lo fa perché nel suo villaggio, nella sua città e regione è peggio. È infinitamente peggio restare piuttosto che rischiare tutto, rischiare la propria vita e quella dei propri figli. Ed è un fenomeno che non si arresterà fino a quando esisteranno le cause stesse del fenomeno.

Chiudiamo le frontiere, alziamo muri, non facciamoli partire, non li andiamo a salvare, dicono i Salvini e i Di Maio. E già: occhio non vede, cuore non sente...

Vergogna... Noi non siamo questo. Non siamo così.

Nessuno ha la bacchetta magica. La formula magica che risolve un problema di tale portata e così complesso in un breve lasso di tempo.

Lo sforzo a cui leader politici come Salvini e Di Maio sarebbero però chiamati è quello di spingere gli Stati membri europei a fare di più per l'Africa, ad investire di più come partner europei e nazionali in Africa. Combattere contro le tante situazioni di violenza, soprusi, eccidi e vessazioni che ogni giorno trasformano migliaia di persone in Africa in migranti pronti a qualsiasi cosa, pronti alla morte, pur di fuggire.

L'Europa, grazie ai cosiddetti Migration Compact - messi in opera dal nostro Commissario, Federica Mogherini - grazie agli sforzi della famiglia socialista e di alcuni Stati membri, ha invertito la tendenza, ha forgiato una nuova strategia di partenariato con l'Africa basata su sicurezza, certo ma anche su sviluppo, collaborazione e sostegno. Ovviamente, questo non basta. Non nell'immediato. E' un investimento per il futuro.

Nel frattempo, cari Salvini e Di Maio, invece di attaccare le ONG e chi salva vite umane in mare, lavorate perché tutti gli Stati membri siano solidali, perché tutti diano il proprio contributo alla gestione e accoglienza dei migranti.

Aiutiamoli a casa loro, sì, ma nel frattempo io sto con gli scafisti umanitari perché anche se i miei occhi non vedono, il mio cuore sente comunque.

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