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martedì 4 aprile 2017

Iraq. Il dramma dei bambini usati come scudi umani a Mosul

Avvenire
Un video girato dalla Bbc mostra i miliziani del Daesh mentre si fanno scudo di donne e bambini. Continua l'offensiva dell'esercito iracheno


Gli elicotteri si alzano, volano sulla città per “snidare” il nemico, scaricano il loro carico di morte, ritornano alla base. Su uno di questi mezzi dell’esercito iracheno, che ogni giorno fanno avanzare di qualche metro l’assedio agli uomini del Daesh asserragliati a Mosul, è salita la giornalista della Bbc Nafiseh Kouhnavard. E ha filmato la “guerra dall’alto” che si consuma ogni giorno sulla città che il Daesh ha strappato due anni fa all’esercito iracheno, infliggendo la più cocente umiliazione al governo di Baghdad. Ora quell’onta sta (lentamente) per essere lavata. Ma il prezzo è altissimo. Il video, realizzato dalla Bbc, mostra come i miliziani usino donne e bambini come scudi umani. E le persone ancora intrappolate nella città sono migliaia.


«È un bambino? Quell’uomo è armato ma ha anche un bambino con sé», dice uno dei piloti. Le immagini, ingrandite della telecamera dell’elicottero, sono inequivocabili. I jihadisti si trascinano dietro una donna e un bambino per evitare di essere colpiti. Gli elicotteri desistono. Cambiano bersaglio. Il generale iracheno Samir Hussain, che guida le operazioni, ammette: «Mosul è il lavoro più difficile che ci attende da quando è scoppiata la guerra. Per la prima volta i piloti stanno operando dall’alto su una città dove forse centinaia di migliaia di civili sono intrappolati. E, a differenza Falluja, i militanti sono circondati. Non hanno alcuna prospettiva di fuga. Nessuna possibilità di una vittoria militare. Per questo usano gli abitanti di Mosul come scudi umani».

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