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venerdì 24 febbraio 2017

Zona del lago Ciad: "la più grande crisi del continente africano". 10 milioni di persone hanno bisogno di assistenza.

Blog Diritti Umani - Human Rights
La conferenza internazionale di Oslo oggi vuole stanziare riunire 1,4 miliardi di euro per aiutare i civili colpiti dalla guerriglia islamista Boko Haram nella regione del lago Ciad che l'ONU ha definito "la più grande crisi nel continente africano."


La zona colpita è quella del lago Ciad comprende il nord-est della Nigeria, l'estremo nord del Camerun, il Ciad e i paesi e Sud-Est del Niger.
Boko Haram ha condotto negli ultimi anni molte incursioni mortali e attacchi suicidi nei quattro paesi.

Lago Ciad ha perso il 90% della sua superficie in pochi decenni, da 25.000 kmq dagli anni sessanta, si è ridotto 2.000 kmq di oggi. Rimane una fonte vitale di acqua e di pesce per la gente di questa regione semi arida.

La regione è stata a lungo uno dei luoghi più poveri e meno sviluppati del mondo, con gli indicatori molto bassi di sviluppo umano in settori come l'istruzione e la sanità.

La rapida crescita della popolazione, gli effetti del cambiamento climatico - il declino del lago e l'estensione del deserto del Sahara e la violenza ha generato quello che le agenzie di aiuto chiamano una "grave crisi".

Il conflitto, che secondo alcune stime ha causato almeno 20.000 morti e oltre 2,6 milioni di sfollati, ha peggiorato una già difficile situazione umanitaria.

Circa 17 milioni di persone vivono nelle zone più colpite dalle violenze e conflitti. I settori maggiormente colpiti sono la pesca e l'agricoltura e costretto centinaia di migliaia di civili a rifugiarsi nei campi di accoglienza o presso amici e parenti.

Secondo le Nazioni Unite, 10,7 milioni di persone nella regione attualmente hanno bisogno di assistenza; 7,1 milioni sono "gravemente colpite insicurezza alimentare". 

Se la conferenza di Oslo raggiunge i suoi obiettivi finanziari, il denaro sarà utilizzato per distribuire cibo e fornire acqua potabile nei luoghi più remoti, ma anche l'accesso alle cure sanitarie, istruzione e abitazioni per aiutare le vittime a ricostruire le loro vite.

Nel caso di fondi insufficienti, le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie hanno avvertito che la situazione potrebbe diventare catastrofica, in particolare, per quasi 75.000 bambini su 515.000 sono affetti da malnutrizione acuta grave e potrebbero morire.

Fonte: Afrique 24 Monde 

ES

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