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giovedì 15 dicembre 2016

USA - Trump, 3 nomine Kelly, Tillerson, Bolton: futuro difficile per i diritti umani

Corriere della Sera
Subito dopo la sua elezione a presidente degli Usa, in molti hanno pensato che se solo alcune delle promesse fatte da Donald Trump in campagna elettorale fossero diventate politiche di governo, i diritti umani di centinaia di milioni di persone, negli Usa e nel mondo, sarebbero stati messi a rischio.


John Kelly, Rex Tillerson, John Bolton
Negli ultimi giorni, il presidente eletto ha proposto tre nomine molto preoccupanti, in due dipartimenti-chiave come la difesa e gli esteri.

Come segretario alla difesa, Trump ha manifestato l’intenzione di nominare il generale John Kelly. Di lui si ricorda, quando era a capo del comando meridionale degli Usa, la supervisione sul centro di detenzione di Guantánamo, soprattutto nel periodo degli scioperi della fame e dell’alimentazione forzata dei detenuti.
Con Kelly segretario alla difesa, il rischio che Guantánamo (che il presidente Obama si era impegnato a chiudere ormai sette anni fa) non si svuoti e anzi possa addirittura riempirsi di altri detenuti è concreto.

Le proposte di Trump per i ruoli di segretario e vicesegretario di stato, rispettivamente Rex Tillerson e John Bolton, sono altrettanto preoccupanti.

Come segretario di stato, Tillerson sarebbe il capo della diplomazia Usa, rappresenterebbe la politica estera di Trump (che non promette niente di buono) e dovrebbe assicurare il rispetto, da parte degli Usa, degli obblighi in materia di diritto internazionale dei diritti umani e di diritto internazionale umanitario. Una persona che ha saputo brillantemente proteggere gli interessi di una grande compagnia petrolifera come la Exxon di cui è capo, sarebbe in grado di proteggere altrettanto bene i diritti umani all’estero?

Se nominato segretario di stato, Tillerson dovrebbe chiedere a tutti gli stati di rispettare gli standard internazionali sui diritti umani. Sarebbe in grado Tillerson di pretendere il rispetto dei diritti umani da paesi che hanno fatto affari con la sua compagnia, primo tra tutti la Russia?

Da parte sua, Bolton ha manifestato entusiastico sostegno persino per la tortura e non ha mancato di esprimere disprezzo per le istituzioni internazionali create per promuovere i diritti umani. Durante l’amministrazione Bush, è stato uno dei principali oppositori della Corte penale internazionale dichiarando più volte che gli Usa non ne avrebbero mai sottoscritto lo Statuto istitutivo.

Insomma, la coppia Tillerson-Bolton darebbe vita a uno dei dipartimenti di stato più ostili ai diritti umani da anni a questa parte.


Riccardo Noury

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