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giovedì 17 novembre 2016

Yemen, ora anche il colera nel disastro umanitario provocato dalla guerra civile

La Repubblica
Il conflitto interno sta sfibrando il Paese mediorientale: 21,2 milioni di persone sopravvivono grazie all'assistenza umanitaria, che comunque fatica a raggiungere le persone bisognose, che aumentano di 1/3 dall'inizio della crisi di metà marzo 2015. Diritti umani violati ma soprattutto questa nuova epidemia di colera che si diffonde


Roma - L’Ocha (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) denuncia: su una popolazione di 26 milioni, 21,1 milione di yemeniti (l’82% del totale) necessitano di aiuti umanitari, 14,4 vivono in insicurezza alimentare. L’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) testimonia che il colera sta mettendo a rischio contagio 7,6 milioni di yemeniti; da ottobre scorso la malattia cresce e 2/3 della popolazione non ha accesso ad acqua pulita. Questo il disastro "che si svolge nella silenziosa connivenza dell’Occidente", in una guerra civile, di cui non si vede all'orizzonte la fine.

L’incursione non autorizzata dalle Nazioni Unite. La guerra sta devastando l’intero Paese, soprattutto dopo l’intervento (26 marzo 2015) della coalizione guidata dall’Arabia Saudita che bombarda quotidianamente le zone dove agiscono gli sciiti Houthi e le forze fedeli all’ex presidente. 

Intanto, a causa delle violenze Houthi che assediano la città di Taiz da marzo, i residenti denunciano che oltre 1.600 civili sono stati uccisi dai combattenti di entrambe le parti in campo, tanto che l'Organizzazione di diritti umani yemenita Mwatana, parla di sistematiche uccisioni e ferimenti di uomini, donne e bambini non combattenti nella terza più grande città dello Yemen, un Paese già poverissimo prima ancora dell'inizio dei bombardamenti sauditi, con 15,9 milioni di persone assistite dal sistema umanitario.

La “voragine umanitaria” Yemen. “Anche se il conflitto terminasse - ha detto il rappresentante dell’Unhcr, Johannes Van Der Klaauw - lo Yemen resterebbe una voragine umanitaria enorme, una crisi comparabile soltanto a quella siriana”. Le strutture sanitarie dell’intero Yemen, a oggi, segnalano più di 32.200 vittime. L’Ohchr (Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights) ha verificato 8.875 violazioni dei diritti umani: una media di 43 al giorno. Circa14,4 milioni vivono in insicurezza alimentare (di cui 7,6 milioni in insicurezza alimentare grave); 19,3 milioni di esseri umani non hanno accesso adeguato ad acqua pulita e servizi igienici e quasi 320.000 bambini sono gravemente malnutriti; 14,1 milioni di persone non hanno accesso sufficiente alle cure sanitarie; 3 milioni di bambini e donne in gravidanza o allattamento richiedono un trattamento di malnutrizione; 2,3 milioni sono attualmente gli sfollati all'interno Yemen e altri 121.000 yemeniti hanno lasciato il paese. Gli sfollati sono attualmente accampati in 260 scuole, mentre circa 13.000 bambini non hanno accesso all'istruzione.

Il colera, l'ultima tragedia. Il colera si sta diffondendo in tutto lo Yemen: 71 vittime sono state confermate, mentre oltre 2.070 sono i casi sospetti in tutto il paese. L'Oms stima che 7,6 milioni di persone vivono in zone ad alto rischio. 19 mesi di conflitto hanno paralizzato la capacità del sistema sanitario nazionale. Al momento, 23 centri di trattamento colera sono stati istituiti in 9 zone del paese; altri 16 si costruiranno. Il 6 ottobre 2016, il Ministero della Sanità Pubblica e della Popolazione yemenita ha confermato un'epidemia di colera a Sana'a e Al Bayda. Il colera è un'infezione intestinale acuta causata dall'ingestione di cibo o acqua contaminati. Può rapidamente portare a grave disidratazione e alla morte, se non tempestivamente curato. Da ottobre, il numero di casi di colera confermati e sospetti hanno continuato ad aumentare, innescando timori di un focolaio significativo.

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