Pagine

venerdì 2 settembre 2016

Egitto. Due detenuti morti in quattro giorni, vittime di abusi e mancanza di cure

Il Manifesto
Abdallah ucciso da un infarto, Ahmed dalle torture. La polizia: è caduto dalla camionetta, anzi da un palazzo. In carcere i detenuti sono vittime di abusi e mancanza di cure. Centro Al Nadeem: nel 2016 71 casi, 137 nel 2015. Secondo le associazioni per i diritti umani, sarebbero 60mila i prigionieri politici egiziani.

Due morti in quattro giorni dietro le sbarre di una prigione egiziana. Il conto delle vittime della brutalità della polizia o dell'assenza di cure mediche nelle carceri va aggiornato di giorno in giorno. Ieri Abdallah M. E., 58 anni, è morto in una stazione di polizia di Alessandria. Secondo la procura, ha avuto un attacco di cuore. La polizia dice di aver subito chiamato i soccorsi, ma il detenuto è spirato prima dell'arrivo dell'ambulanza.

Non certo un caso isolato: il 17 agosto a morire in una stazione di polizia a Fayoum era stato Abdel Halim Abdel Hayy, arrestato venti giorni prima con l'accusa di aver dato alle fiamme una caserma nel 2013, durante una protesta anti-golpe dei Fratelli Musulmani. 
Condannato a 15 anni, godeva di cattive condizioni di salute legate all'età, 71 anni. La famiglia chiedeva il ricovero in ospedale, ma le autorità carcerarie l'hanno negato.

Il 13 agosto era morto Ibrahim Saleh Hashish, insegnante di arabo di 58 anni, stavolta in un ospedale di Damietta dove era stato portato qualche giorno prima dalla polizia carceraria perché le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate. Era affetto da tumore ai reni che in prigione, dove si trovava dal luglio 2015 (anche lui con l'accusa di aver partecipato a scontri nel 2013 accanto alla Fratellanza), nessuno ha curato. La famiglia aveva chiesto che venisse rilasciato per ragioni mediche.
E se in carcere non si muore di mancanza di cure, si muore di pestaggi. L'ultima vittima accertata è uno studente di medicina di 28 anni, Ahmed Kamal. Era stato arrestato lunedì mattina. Su di lui pendeva una condanna a due anni, comminata a febbraio, per aver preso parte lo scorso anno a proteste non autorizzate.
[...]

Chiara Cruciati

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.