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lunedì 18 luglio 2016

Arabia Saudita - pena di morte: prima esecuzione dopo la pausa del Ramadan. 96esima del 2016

Blog Diritti Umani - Human Rights
Riyadh - Un saudita, condannato a morte per omicidio è stato decapitato con la spada domenica nella città santa della Mecca (ovest) E' la prima esecuzione dopo la pausa del mese di digiuno musulmano del Ramadan, che è terminato il 5 luglio.


Il ministero dell'Interno saudita ha detto in un comunicato che l'Arabia, Fahd al-Hasni, è stato condannato per aver accoltellato a morte un altro saudita durante una lite.

Questa è la 96esime esecuzione in Arabia Saudita dall'inizio dell'anno.

Amnesty International denuncia il crescente numero di esecuzioni durante la prima metà dell'anno in Arabia Saudita.

"Le esecuzioni in Arabia Saudita stanno aumentando in modo drammatico negli ultimi  due anni e questa spaventosa tendenza non mostra segni di rallentamento", ha detto James Lynch a maggio, vice direttore di Amnesty del Medio Oriente e Nord Africa.

Il 2 gennaio, 47 persone sono state giustiziate in un solo giorno per "terrorismo", tra cui il religioso dissidente e sciita Nimr al-Nimr, la cui uccisione ha scatenato una crisi con l'Iran.

Nel 2015, 153 persone sono state eseguite in Arabia Saudita, il livello più alto da 20 anni nel regno governato da una rigida interpretazione della legge islamica.

Le autorità saudite sostengono la deterrenza per giustificare la pena di morte applicata in casi di terrorismo, omicidio, stupro, rapina a mano armata e traffico di droga.

Fonte: AFP

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