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martedì 8 marzo 2016

Turchia, casi di violenza e tortura contro i profughi al confine con la Siria

Sputnik
I profughi siriani si lamentano della brutalità delle guardie di frontiera turche. I medici locali affermano che è aumentato il numero dei siriani rimasti uccisi dopo i tentativi di attraversare illegalmente la frontiera turca, scrive l'Independent.

Un rifugiato alla frontiera turca di Akcakale
Le guardie di frontiera turche attaccano i rifugiati siriani che cercano di attraversare illegalmente il confine, scrive l'Independent riferendosi alle testimonianze dei profughi e degli attivisti dei diritti umani.
Famiglie siriane, che recentemente hanno lasciato Aleppo a seguito dei cruenti combattimenti tra le forze governative e le forze jihadiste, raccontano che le guardie di frontiera turche hanno aperto il fuoco quando i rifugiati cercavano di passare il confine, mentre la gente riuscita a passare subiva torture e violenze.

Le stesse autorità turche riconoscono che le guardie di frontiera spesso sparano dei "colpi di avvertimento", dal momento che spesso il confine viene attraversato da contrabbandieri e foreign fighters, scrive il giornale britannico riferendosi ad un alto funzionario turco.

Tuttavia i siriani stessi sono convinti che le misure repressive della Turchia servono per "spingerci nelle mani dei trafficanti avidi e senza scrupoli, mentre le guardie di frontiera abusano della forza contro coloro che sono in cerca di salvare la propria vita", scrive l'Independent.

"Amnesty International" ha riportato in precedenza che nell'ospedale della città siriana di Azaz, situata vicino al confine turco, arrivano ogni giorno almeno 2 civili feriti dopo il tentativo di entrare nel territorio della Turchia.

In precedenza l'Unione Europea aveva preteso da Ankara di contenere il flusso di profughi dalla Siria verso l'Europa, ma allo stesso tempo di garantire la sicurezza di coloro che scappano dal Paese devastato dalla guerra per salvarsi.

Ankara dichiara pubblicamente di aderire alla "politica della porta aperta" relativamente ai siriani, ma gli attivisti dei diritti umani locali sostengono che le frontiere sono chiuse e vengono lasciati passare solo coloro che hanno urgente bisogno di assistenza medica.

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