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giovedì 31 marzo 2016

Israele respinge automaticamente le richieste di asilo da Eritrea e Sudan presentate in ritardo

Blog Diritti Umani - Human Rights
Le richieste da parte dei richiedenti asilo presentate da cittadini eritrei e sudanesi più di un anno dopo l'ingresso nel paese sono state negate automaticamente, nonostante il fatto che molti non erano in grado di presentare una richiesta di asilo durante il primo anno in Israele.



Negli ultimi due anni, migliaia di cittadini eritrei e sudanesi hanno presentato richieste di asilo. Ma a parte alcuni che sono stati riconosciuti come rifugiati, l'amministrazione ha negato tutte le richieste. Nella maggior parte dei casi per gli eritrei la richiesta è stata negata in quanto la diserzione dall'esercito eritreo non è stata considerata una ragione sufficiente per ricevere lo status di rifugiato.

L'amministrazione non ha risposto neanche a tutte le richieste presentate da persone provenienti dal Darfur nel Sudan occidentale, anche se alcuni di loro le avevano presentate più di tre anni fa.

Una clausola entrata in vigore nel gennaio 2011 afferma che "un cittadino straniero che deposita la domanda di asilo politico dopo un anno da quando ha fatto ingresso in Israele sarà respinta."

La procedura dice anche che "se il candidato ha dato motivi particolari per il ritardo della sua domanda, la sua richiesta sarà esaminata dal capo di una squadra che deciderà se accettare o meno la richiesta nonostante il ritardo.

Da quello che si è potuto accertare l'amministrazione ha iniziato a fare uso di questa clausola solo dall'estate 2015.

Si è verificato che molti migranti eritrei e sudanesi non hanno potuto presentare domanda de asilo in precedenza o perché in stato di detenzione in Israele nei campi per immigrati o perché non informati adeguatamente o assistiti adeguatamente nella compilazione della domanda.


ES

Fonte: www.haaretz.com

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