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martedì 8 dicembre 2015

Refugees Welcome - Arriva in Italia il sito per accogliere rifugiati in casa

Redattore Sociale
Grazie al portale creato da un gruppo di berlinesi nel 2014, in un anno 413 persone hanno trovato una famiglia accogliente in Germania, Austria, Polonia Spagna. Da metà novembre l'iniziativa si avvia anche nel nostro paese con l’associazione “Refugees Welcome Italia”
Bologna – Mettere in contatto i cittadini italiani e i richiedenti asilo, promuovendo l’accoglienza domestica diffusa. È l’obiettivo di “Refugees Welcome”, la piattaforma realizzata nel 2014 da un gruppo di berlinesi per far incontrare chi fugge da guerre e povertà e approda in Europa in cerca di una nuova vita e chi vuole mettere a disposizione una stanza nella propria abitazione che si è diffuso anche in altri Paesi europei e ora arriva anche in Italia. Il progetto si chiama “Benvenuti rifugiati – Refugees welcome Italia” e sta già raccogliendo adesioni da tutto il Paese. “Siamo in tanti sparsi un po’ per l’Italia, ancora non abbiamo fatto nessun ‘match’ ovvero incontro tra rifugiato e ospitante, ma c’è già qualcuno che si è offerto di condividere il suo appartamento”, fanno sapere gli organizzatori italiani.

Nato dall’idea di Mareike Geiling e Joans Kakoschke, giovane coppia di Berlino che da tempo ospita un 39enne maliano, il sito “Refugees Welcome” ha ricevuto immediatamente tantissime offerte: oltre 780 cittadini tedeschi hanno messo a disposizione una stanza e oggi, a un anno dal lancio sono 210 le persone che sono state sistemate in case private non solo a Berlino, ma anche ad Augsburg, Bonn, Darmstadt, Dortmund, Dresda, Francoforte, Amburgo, Hannover, Konstanz, Lipsia, Marburg, Monaco, Munster, Norderstedt, Offenburg, Stoccarda e Wolratshausen. A questi poi si aggiungono i 200 che sono stati accolti in Austria (grazie a Refugees Welcome Austria) a Eisenstadt, Knittelfeld, Salisburgo e Vienna, 2 persone accolte grazie all’organizzazione in Polonia e 1 in Spagna. I nuovi ‘coinquilini’ arrivano da Afghanistan, Albania, Algeria, Bangladesh, Burkina Faso, Camerun, Eritrea, Gambia, Ghana, Kenya, Liberia, Mali, Nigeria, India, Iraq, Iran, Pakistan, Russia, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Siria, Tunisia e Ucraina. A sostenere il progetto offrendo una stanza nella propria casa sono studenti, professionisti, single o coppie dai 21 ai 65 anni con situazioni abitative diverse.

Come funziona la piattaforma? Il primo step per chi offre casa è ‘iscrivere il proprio appartamento’. Poi sarà Refugees Welcome ad attivarsi per mettere in contatto chi offre ospitalità con i richiedenti asilo e rifugiati presenti nelle strutture del territorio (che possono, a loro volta, iscriversi direttamente alla piattaforma). Chi paga? Sul sito tedesco è specificato che in alcuni casi sono i rifugiati stessi a pagare, in altre occasioni i costi sono coperti dal welfare federale e locale, in altre ancora tramite microdonazioni raccolte tramite il sito. Refugees Welcome Italia (la cui piattaforma sarà on line a breve) si sta attivando per lanciare un crowdfunding, una campagna di raccolta fondi per la creazione di una cassa comune tra famiglia e ospite, attivare partnership con istituzioni e associazioni, partecipare a bandi di gara e avvisi pubblici.

Ospitare rifugiati nella propria casa porta vantaggi a entrambe le parti: i rifugiati ricevono una sistemazione adeguata, in forma privata e conviviale in cui può ritrovare il calore domestico e conoscere le specificità culturali del Paese in cui richiede asilo, e chi offre ospitalità può conoscere direttamente una cultura diversa dalla propria. Come ha scritto Johann, un insegnante tedesco che ha accolto in casa un profugo dell’Iraq: “Azad parla spesso della crisi nel suo Paese di origine. Lo fa con parole semplici, cosa che mi consente di capirlo e imparare tante cose. Adoro ascoltare le sue storie”. (lp)

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