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venerdì 21 agosto 2015

La Macedonia blocca i migranti al confine e dichiara stato di emergenza

Corriere delle Sera
Il Governo ha inviato militari alla frontiera con la Grecia per controllare il flusso di arrivi
Il capo delle Ferrovie dello Stato chiede aiuto: «Treni per la Serbia al collasso»
La Macedonia al collasso ha deciso di bloccare l’ingresso dei migranti al confine meridionale con la Grecia. 

Militari sono stati inviati alla frontiera per aumentare il controllo sui flussi: «Ci aspettiamo che il coinvolgimento dell’esercito porterà due effetti desiderati,l’aumento della sicurezza tra i nostri cittadini e un approccio più completo verso le persone che vogliamo chiedere asilo», ha spiegato il portavoce del ministro dell’Interno, Ivo Kotevski, dichiarando che «i valichi di frontiera ufficiali non sono chiusi». Il monitoraggio è stato aumentato invece sulle rotte illegali. Il governo ha inoltre annunciato che dichiarerà lo stato di emergenza.

Ferrovie al collasso
In migliaia, provenienti dal Medio Oriente, sono penetrati nel Paese nelle scorse settimane dalla Grecia. La maggior parte di loro (1.500-2000 al giorno) è diretta alla stazione di Gevgelija: qui partono i treni per la Serbia da cui sperano poi di raggiungere l’Ungheria e quindi l’Unione Europea. Ora la polizia macedone sta bloccando i migranti, permettendo solo a piccoli gruppi di passare, per alleggerire la pressione nel Paese. Il capo delle Ferrovie dello Stato, Nikola Kostov, ha intanto lanciato un appello agli Stati vicini: «La compagnia ferroviaria macedone non ha più capacità di portare tutti coloro che vogliono viaggiare verso paesi dell’Europa occidentale - detto - Tutte le nostre risorse sono state esaurite e sarà solo peggio nei prossimi giorni».
Flusso continuo
Nelle ultime 24 ore, Skopje ha rilasciato 1.327 certificati a rifugiati, mentre negli ultimi due mesi sono oltre 40mila quelli che hanno presentato richiesta di asilo. Si teme l’arrivo sulla terraferma di oltre 2.400 siriani evacuati dall’isola di Kos su una nave greca. I migranti tentano una corsa contro il tempo prima della chiusura del confine con l’Ungheria per la costruzione del muro che renderà più difficile se non impossibile entrare nel Paese.

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