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venerdì 21 agosto 2015

Azerbaigian: Jagland (Cons. d'Europa), condanna attivisti diritti umani sia esaminata da Corte Strasburgo

SIR
Il segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjorn Jagland, chiede alle autorità dell’Azerbaigian i dettagli della sentenza e delle prove presentate contro gli attivisti per i diritti umani, Leyla e Arit Yunus, condannati, rispettivamente, a otto anni e mezzo e a sette anni di carcere. 


Leyla e Arit Yunus
Secondo la difesa della coppia, le accuse di truffa, evasione fiscale e appropriazione indebita hanno motivazioni politiche e mirano a colpire la loro attività di difensori dei diritti umani. 

In una nota, il portavoce di Jagland, riferisce che il segretario CdE, “tenuto conto delle note carenze sistemiche nel sistema giudiziario azero e del preoccupante aumento di processi contro difensori dei diritti umani e giornalisti, che ha un effetto raggelante sulla libertà di espressione nel Paese, è del parere che la condanna dovrebbe essere eventualmente esaminata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo”. 

Yunus, 59 anni, è il capo di uno dei principali gruppi per i diritti umani in Azerbaigian, l’Istituto per la pace e la democrazia. Ha vinto diversi premi internazionali e ha lavorato con attivisti armeni per la riconciliazione tra i due Paesi. Secondo i suoi legali, la moglie è gravemente malata e potrebbe morire in carcere.

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