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sabato 25 luglio 2015

Gambia migranti tra i primi 6 paesi nei barconi nel Mediterraneo. Capiamo il perché!

Agora Vox
Secondo l’agenzia europea Frontex, il Gambia è tra i primi sei paesi da cui provengono coloro che cercano di entrare in Europa attraverso il Mediterraneo. Eppure, ha una popolazione tra le più esigue del continente africano, neanche due milioni.


Il presidente Yahya Jammeh
Il motivo di questa fuga di massa sta nel clima di terrore che regna nel minuscolo paese dell’Africa occidentale, il cui presidente Yahya Jammeh (nella foto) celebrava ieri il 21esimo anniversario della sua salita al potere.

La situazione dei diritti umani è persino peggiorata negli ultimi 12 mesi.
Da gennaio di quest’anno, decine di parenti e amici delle persone sospettate di aver preso parte a un tentativo di colpo di stato nel dicembre 2014 sono stati arrestati e spariti nel nulla. Il governo nega la loro detenzione. Tra i desaparecidos vi sarebbe anche un bambino.

Il presidente Jammeh continua a ignorare le richieste delle Nazioni Unite e dell’Unione africana di avviare un’indagine indipendente che faccia luce sul presunto tentativo di colpo di stato e sulla repressione che ne è seguita.



I giornalisti e i difensori dei diritti umani continuano a essere presi di mira. Il 2 luglio Alhagie Caesay, direttore dell’emittente radiofonica Teranga, è stato arrestato e tenuto in detenzione segreta per 12 giorni prima di essere rilasciato, in cattive condizioni di salute.

Quest’anno a marzo il Relatore speciale delle Nazioni Unite contro la tortura ha presentato un suo rapporto sul Gambia. Vi si legge che “la tortura è brutale e viene praticata mediante pestaggi, scariche elettriche e soffocamento”. Detenuti hanno riferito di essere stati costretti a infilare la testa in una busta di plastica colma di acqua bollente e altri liquidi ustionanti.

Pochi giorni fa, il 17 luglio, il presidente Jammeh ha dato disposizioni per la ripresa delle esecuzioni e ha annunciato l’ampliamento del numero dei reati per cui è prevista la pena di morte.

Infine, lo scorso ottobre è entrata in vigore una legge che prevede l’ergastolo per il reato di “omosessualità aggravata”. Il mese successivo almeno otto persone sono state arrestate e torturate perché considerate omosessuali.

Ecco il motivo per cui tra coloro che vengono soccorsi mentre cercano di attraversare il Mediterraneo o muoiono nel tentativo, vi sono tanti gambiani.

Come se non bastasse, a coloro che vengono respinti potrebbe applicarsi un recente emendamento al codice penale che ha introdotto il reato di “rendersi irreperibili alle autorità”.
Riccardo Noury

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