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mercoledì 17 giugno 2015

Essere donna in un carcere afgano, fuggite da matrimoni forzati, stupro, prostituzione.

D Repubblica
Le donne in Afghanistan possono finire in carcere per essere fuggite da un matrimonio forzato, per essere state vittime di uno stupro o perché vendute al mondo della prostituzione. 
E sono totalmente isolate. 

La fotografa Gabriela Maj ha deciso di aiutarle a far sapere al mondo quello che vivono. Per quattro anni Gabriela ha girato i carceri femminili in tutto il paese: "I volti di quelle donne mi parlavano di sofferenza più di chiunque avessi mai incontrato". Gabriela racconta le storie di 50 donne (tutte anonime per proteggerle) nel libro "Almond Garden" (edito da Daylight Books). "Il mio obiettivo era quello di creare immagini che riuscissero a rendere onore al coraggio di queste donne piuttosto che cercare di illustrare le sofferenze alle quali sono sopravvissute. Sono molto arrabbiate, frustrate e ho avuto la sensazione che fosse la prima volta che qualcuno chiedesse loro di raccontarsi, come se fino a quel momento di loro non importasse a nessuno". 
Un grido di dolore che vi riportiamo in queste immagini di volti











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