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mercoledì 27 maggio 2015

L'Unione Africana, dopo il silenzio, cerimonia commemorativa per le ultime morti di migranti africani

MISNA
Ricordare le vittime del Mediterraneo con la promessa di una risposta “di ampio respiro”, sul piano della lotta alla tratta e su quello del contrasto alle emergenze economico-sociali e ai conflitti all’origine delle migrazioni: è il senso di una cerimonia commemorativa in corso ad Addis Abeba, su iniziativa dell’Unione Africana.
Nella Nelson Mandela Hall, all’interno del grattacielo sede dell’organismo continentale, sono riuniti ambasciatori dei paesi africani membri, rappresentanti di organizzazioni internazionali e della società civile, studenti e capi religiosi, migranti e loro familiari. “Le recenti tragedie nel Mediterraneo con la morte di oltre 2000 migranti dall’inizio dell’anno, le aggressioni mortali a migranti in Sudafrica e i disumani e assurdi assassinii di migranti non musulmani in Libia, tra i quali cristiani ortodossi etiopici e copti egiziani – si legge in una nota – hanno rinnovato l’attenzione per le sofferenze dei migranti, perlopiù rifugiati, richiedenti asilo, lavoratori, vittime di tratta e minori non accompagnati che cercano salvezza e opportunità migliori altrove”. 

Secondo l’Unione Africana, a determinare un aumento del numero delle persone che abbandonano i propri paesi stanno contribuendo “un peggioramento dei conflitti politici, economico-sociali, ambientali e soprattutto armati, le minacce alla pace e alla sicurezza nonché la povertà e altri fattori esterni”.

La commemorazione di oggi segue settimane drammatiche, segnate anche da alcune critiche all’indirizzo dell’organismo continentale e dei dirigenti africani. Tra le accuse rivolte all’Unione Africana anche quella di non aver convocato alcun vertice straordinario dopo la morte il mese scorso di oltre 800 migranti nel Canale di Sicilia. 

Delle morti nel Mediterraneo e del destino dei richiedenti asilo si occuperà oggi la Commissione dell’Unione Europea. Attesi i dettagli di un piano che prevede il trasferimento di decine di migliaia di richiedenti asilo giunti in Italia e in Grecia dall’Africa e dal Medio Oriente.

[VG]

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