Pagine

giovedì 26 marzo 2015

Yemen, verso il baratro civili in pericolo, INTERSOS non riesce a portare aiuti a 16.000 profughi del campo di Kharaz

La Repubblica
Gli operatori di INTERSOS raccontano come la popolazione civile sia minacciata dalle violenze. Impossibile, per gli operatori della Ong italiana raggiungere il campo di Kharaz, dove vivono oltre 16.000 rifugiati somali. Ad Aden i combattimenti sono andati avanti per ore, con continui colpi di artiglieria pesante. Girano ronde di cittadini armati che presidiano la città

Roma - La situazione interna dello Yemen è in rapito aggravamento, negli ultimi giorni il paese è piombato ancora nel caos e si sta delineando un quadro allarmante per le conseguenze che queste violenze stanno avendo sulla popolazione civile, stretta nella morsa di attentati, scontri urbani e attacchi armati. Gli scontri in corso e le condizioni di sicurezza estremamente volatili nel governatorato di Lahj a circa quaranta chilometri da Aden, stanno limitando pesantemente il lavoro degli operatori INTERSOS, che in questa zona portano aiuto ai rifugiati nel campo di Kharaz.

Il rischio di rimanere isolati. "In questa condizione, non possiamo raggiungere il campo di Kharaz, dove vivono oltre 16.000 rifugiati somali. Nei giorni scorsi ad Aden i combattimenti sono andati avanti per ore, abbiamo sentito continui colpi di artiglieria pesante e purtroppo gli spostamenti continuano ad essere estremamente difficili perché ronde di cittadini armati presidiano la città" racconta Maria Sole Dall'Oro, responsabile delle attività di INTERSOS in Yemen. "La nostra preoccupazione è di non riuscire a raggiungere il campo dove portiamo avanti progetti di assistenza ai rifugiati, in particolare a donne, bambini e persone con disabilità e se gli scontri continueranno nell'area di Lahj, il campo e tutte le persone che ci vivono rischiano di rimanere del tutto isolati."

Un Paese frammentato. INTERSOS esprime grande preoccupazione per le ripercussioni di questa escalation di violenze sulla popolazione yemenita e sulle centinaia di migliaia di rifugiati e migranti che vivono nel paese, chiede alle parti in conflitto di garantire l'incolumità dei civili, l'accesso degli operatori umanitari alle aree colpite e sollecita la comunità internazionale a non ignorare la drammatica condizione della popolazione a rischio. Lo Yemen in questo momento è un paese frammentato, ostaggio di profonde divisioni, violenti scontri politici e influenze esterne. Violenze e instabilità aggravano l'endemica povertà che attanaglia il paese e il suo popolo: ci sono 334.000 sfollati interni, oltre 10,6 milioni di persone vivono nell'insicurezza alimentare.

I profughi che arrivano a migliaia. Inoltre il paese, per la sua particolare posizione geografica, accoglie centinaia di migliaia di persone in fuga dal Corno d'Africa e dalla Siria: sono più di 254.000 i rifugiati nel paese, oltre la metà sono somali. INTERSOS è l'unica organizzazione umanitaria italiana attiva da quasi un decennio in Yemen, lavora con staff nazionale ed internazionale ad Aden, Sana'a e Abyan per soccorrere oltre 20.000 sfollati e rifugiati assicurando la fornitura di acqua potabile, strutture igieniche e assistenza sanitaria, e attraverso i propri centri garantisce protezione e assistenza materiale, legale e supporto psicologico a donne e bambini.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.