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sabato 19 luglio 2014

Ministro Mogherini: rinnovato impegno dell'Italia nel semestre in Europa contro la pena di morte

ASCA
Roma - ''L'Italia ha avuto un ruolo molto importante sin dall'inizio del processo di istituzione della Corte nell'affermazione dei principi del diritto penale internazionale e nel rifiuto dell'impunita' per i crimini internazionali. Di recente, il Parlamento italiano ha dato attuazione allo Statuto di Roma, con modifiche del nostro ordinamento interno che consentiranno la piena collaborazione del nostro Paese con la Corte Penale Internazionale. Solo una giustizia penale internazionale che sia frutto di un processo di codificazione largamente riconosciuto e condiviso, e che sia amministrata da un organismo giudiziario indipendente e imparziale, puo' assicurare una giurisdizione in materia di crimini internazionali sempre piu' efficace''. 
Lo scrive il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, in un messaggio in occasione della Giornata delle giustizia internazionale, con la quale si celebra ogni anno la fondazione della Corte Penale Internazionale. 

''Vogliamo che il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea sia un'occasione anche su questo terreno, per sollecitare tutti i paesi europei a un impegno rinnovato e concreto sul terreno della promozione dei diritti umani, della giustizia penale internazionale e dei principi cui essa si ispira'', aggiunge la Mogherini. 

''In questa prospettiva - dice ancora il Ministro - abbiamo costituito nei giorni scorsi una task-force al Ministero degli Esteri, con la partecipazione di importanti organizzazioni della societa' civile, per coordinare l'azione italiana per una moratoria universale della pena di morte. In occasione della prossima sessione dei lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dicembre, l'Italia e l'Unione Europea promuoveranno l'adozione di una nuova risoluzione sulla moratoria delle esecuzioni capitali; da qui ad allora, vogliamo sensibilizzare i governi e le opinioni pubbliche dei Paesi in cui la pena di morte e' ancora in vigore, e provare ad aumentare il consenso nella comunita' internazionale attorno a questa iniziativa, rispetto alle quattro votazioni gia' svolte dal 2007 in poi su iniziativa del nostro Paese''. red-uda/

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