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giovedì 10 luglio 2014

Australia: 153 rifugiati (40 minori) minoranza Tamil (Sri Lanka) richiedenti asilo detenuti su una nave

Ansa
Un gruppo di 153 richiedenti asilo della minoranza Tamil dello Sri Lanka fra cui 40 minori, intercettati nell'Oceano Indiano, potranno essere trattenuti per settimane a bordo di una nave della dogana australiana mentre il loro destino è deciso dall'Alta Corte d'Australia.
Ieri gli avvocati del governo e dei richiedenti asilo hanno concordato un calendario per le udienze in Corte, dopo che il governo ha promesso di dare un preavviso scritto di almeno 72 ore se intende consegnarli alle autorità di Sri Lanka, dove secondo i loro legali subirebbero persecuzioni, arresti e torture. La prossima udienza sarà tenuta entro tre settimane.

Gli avvocati dei profughi, che contestano la legalità delle azioni del governo, sostengono che il loro rimpatrio forzato sarebbe in violazione dell'obbligo della convenzione sui profughi di 'non respingimento' verso territori in cui la loro vita o libertà sarebbero minacciate per motivi di razza, religione o opinioni politiche.

Lunedì il governo ha rivelato di aver respinto verso Sri Lanka 41 richiedenti asilo, prelevati da un altro barcone, consegnandoli in mare aperto alla marina di quel paese. Le autorità di Colombo hanno confermato che sono stati arrestati e saranno processati per aver lasciato illegalmente il paese, un reato punibile con due anni di carcere duro e una multa.

Intanto la Commissione Onu per i profughi ha esortato l'Australia a condurre un'ampia revisione giudiziaria del trattamento dei richiedenti asilo provenienti dallo Sri Lanka, che esamini se sono rispettati il principio di "non respingimento" e le convenzioni contro la tortura e per i diritti dei minori.

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