Pagine

domenica 8 giugno 2014

Papa Francesco - Carceri piene di stranieri e poveri anche perché non si possono difendere

La Repubblica
Francesco scrive ad alcuni giuristi: "I più svantaggiati sono più esposti al crimine. I piccoli reati che commettono sono più perseguibili di altri. E aumentare le pene non risolve i problemi sociali"


CITTA' DEL VATICANO - Le carceri, non solo quelle italiane, sono piene di stranieri e poveri, perché gli svantaggiati hanno meno possibilità di difesa giuridica e anche perché questa condizione di bisogno espone al rischio di commettere reati, magari non troppo gravi, ma facilmente perseguibili. Papa Francesco, in un lungo messaggio che ha indirizzato - con insolita procedura - ai partecipanti a due diversi incontri di giuristi latino-americani, unisce quindi la sua voce a quella dei cappellani delle carceri e dei gruppi di volontariato che denunciano questa ingiustzia strutturale.

"Non basta avere leggi giuste". Nel messaggio ai giuristi latino americani denuncia come "non di rado" il reato sia "radicato nelle disuguaglianze economiche e sociali, nelle reti di corruzione e del crimine organizzato", che cerca i propri complici "tra i più forti" e le proprie vittime "tra i più vulnerabili". "Non basta avere leggi giuste" per combattere un tale "flagello", ma "è necessario formare persone responsabili e capaci di attuarle", ha scritto Francesco, che oggi ha incontrato in Vaticano le società sportive che partecipano alla festa promossa dal Centro Sportivo Italiano (Csi) in occasione del settantesimo anniversario della sua fondazione.

"Inasprire le pene non serve". "Fare giustizia", continua Bergoglio, "non è solo punire l'autore di un crimine, né vendicarsi di lui, ma aiutarlo a riabilitarsi dentro di sé e nella società, così come prendersi cura con scrupolo delle vittime. E' un errore identificare la riparazione solo con la punizione, confondere la giustizia con la vendetta, che aumenterebbe solo la violenza, anche se è istituzionalizzata". E inoltre: "Aumentare o inasprire le pene", secondo Francesco, "non risolve i problemi sociali, né porta a una diminuzione dei tassi di criminalità", ma ha importanti e negative "ricadute sociali come le carceri sovraffollate o i prigionieri detenuti senza processo".

I modelli di Francesco. Infine, Francesco suggerisce ai legiferatori di cercare nel Vangelo i modelli da seguire nelle riforme della Giustizia che in molti paesi sono in discussione. Tre modelli, in particolare: il Buon samaritano, il Buon Ladrone e il Buon Pastore, possono essere seguiti per penetrare fin nelle pieghe del diritto e comprendere che amministrare la giustizia è più che mettere le mani sul colpevole ed emettere contro di lui una sentenza.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.