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martedì 10 giugno 2014

Carceri - In Puglia 4 tentativi di suicidio in 9 giorni dopo la promozione di Strasburgo

LecceNews24
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È di oggi infatti la notizia, diramata dal Cosp, Coordinamento Sindacale Penitenziario, di quattro tentativi di suicidio avvenuti in Puglia, evitati grazie alla prontezza dei baschi azzurri, solo nella prima decade di giugno. Quattro che si aggiungono ai quaranta dall’inizio dell’anno ad oggi. E quelli purtroppo consumati?
A Lecce un detenuto brindisino, L. V. queste le sue iniziali, ha tentato di soffocarsi da solo infilando la testa in una busta di plastica. Era il primo giugno scorso. Il giovane, appena 24enne, è stato bloccato e salvato dai poliziotti. E nonostante questo ci ha riprovato, di nuovo. E con un’altra busta di plastica ha tentato di togliersi la vita, soffocandosi. Il ragazzo che avrebbe finito di scontare la sua pena nel 2016 è stato sottoposto ad un controllo psichiatrico.

Nella Casa Circondariale di Taranto, invece, un altro detenuto, P. D., 29enne ha tentato di impiccarsi con un lenzuolo nella propria cella, collocata nella sezione ordinaria del Penitenziario. Anche in questo caso salvato in extremis dagli agenti.

Per concludere a Trani quando erano da poco passate le 9.00 un 62enne di Bisceglie ha tentato di impiccarsi con una corda ricavata da alcuni lembi di cotone che ha legato alla finestra della sua cella. Anche in questo caso è stato il tempestivo intervento degli uomini della Polizia Penitenziaria di servizio a scongiurare il peggio.

Quattro tentativi di suicidio, quattro vite salvate al limite. Questo fa sapere il Cosp significa solo una cosa «resta il sovraffollamento delle Carceri Pugliesi, restano le criticità, resta e si conferma il disagio lavorativo dei quasi 2.400 poliziotti in sotto organico di 600 unità»

Per questo il Coordinamento Sindacale Penitenziario «esprime forte preoccupazione per quello che continua ad accadere nelle prigioni pugliesi nonostante gli sforzi da parte dell’Amministrazione regionale e Territoriale messi in campo per allinearsi ai parametri della CEDU in attuazione della sentenza Torregiani di cui il Ministro Orlando ha ricevuto un modesto rinvio temporale al 2015 della eventuale sanzione per carceri considerate pari alla “tortura”». Marianna Merola

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