Pagine

venerdì 28 marzo 2014

Pakistan, ancora un cristiano condannato a morte per blasfemia

Avvenire
Ancora una condanna a morte di un cristiano per blasfemia in Pakistan. La legge antiblasfemia, che punisce con la pena capitale chi offende Dio e il Corano, continua ad essere usata contro i cristiani, ma anche contro islamici non allineati col potere e credenti di altre religioni. 


Mamifestazione in Pakistan
contro la persecuzione dei cristiani
In questo caso un uomo, Sawan Masih, è stato ritenuto colpevole dall'Alta corte di Lahore di "blasfemia" per aver "insultato il profeta Maometto". Il suo difensore, Naeem Shakir, che ha annunciato ricorso.

L'episodio risale al marzo del 2013, quando Sawan Masih, abitante del quartiere cristiano di Joseph Colony, una baraccopoli di Lahore, venne accusato da un amico di aver insultato Maometto durante una discussione. Poche ore più tardi circa 3.000 musulmani inferociti presero d'assalto Joseph Colony, incendiando un centinaio di baracche. Tutto sul sentito dire.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.