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sabato 16 novembre 2013

Birmania: 69 detenuti, tra cui diversi prigionieri politici, liberati per "ragioni umanitarie"

La Repubblica
Le autorità birmane hanno liberato altri 69 detenuti, tra cui diversi prigionieri politici, per "ragioni umanitarie". 
Lo ha comunicato l'ufficio della presidenza dopo che nello scorso luglio il presidente Thein Sein aveva annunciato che tutti i prigionieri politici detenuti nelle carceri del Paese sarebbero stati scarcerati entro la fine dell'anno. Secondo le associazioni di tutela dei diritti umani sono ancora più di un centinaio i detenuti ancora in carcere.

“Il presidente ha concesso l’amnistia a 69 prigionieri che erano sulla lista” del comitato che si occupa della questione, ha annunciato la presidenza, all’indomani dell’incontro tra il capo di Stato Thein Sein e Ashton. Il presidente ha promesso lo scorso luglio, durante una visita a Londra, di liberare tutti i prigionieri politici entro la fine dell’anno.

Nel comunicato diffuso oggi si ricorda quindi l’impegno del governo a “portare avanti il processo di amnistia per tutti i prigionieri politici entro la fine del dicembre 2013”, senza però precisare quanti siano i detenuti ancora da liberare.

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