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venerdì 18 ottobre 2013

Messico: 20 mila bambini vittima della tratta, i piccoli migranti ad alto rischio

Atlas
Oggi si tiene la VII Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani e Soleterre, organizzazione umanitaria impegnata nel garantire il rispetto dei diritti umani, la celebra con la pubblicazione del rapporto “Il cammino della paura – I diritti violati dei migranti e dei loro difensori in Messico”.
Quello della tratta degli esseri umani in Messico è un business che frutta alla criminalità organizzata svariati miliardi di dollari. Le principali vittime sono i migranti irregolari e i minori, diretti verso gli Stati Uniti in cerca di una vita migliore.
Secondo i dati del governo messicano, sono circa 20 mila i i bambini, bambine e adolescenti vittime della tratta nel paese, dove operano almeno 47 bande specializzate nella tratta di persone a fine di sfruttamento sessuale e lavorativo.

I bambini vengono impiegati come operatori sessuali, nel traffico di droga e armi o come “polleritos”, per reclutare altri bambini.

Il Customs and Border Protection statunitense segnala che nel 2008 i fermi di bambini non accompagnati erano meno di 10 mila, mentre nel 2012 la cifra è salita a 25 mila: in pochissimo tempo sono più che raddoppiati i bambini più esposti alla tratta. Di questi, più di 10 mila provengono da Guatemala,Honduras e El Salvador.

Da maggio Soleterre ha avviato la campagna Sin Nombre, per sensibilizzare l’Italia e l’Europa sulle violazioni dei diritti dei migranti e dei loro difensori in Messico.

Soleterre denuncia come le come le politiche migratorie statunitensi e messicane e la massiccia presenza della criminalità organizzata che gestisce la tratta e il traffico di essere umani portino ad una massiccia violazione dei diritti umani dei migranti, in particolare donne e bambini.

di Luca Pistone.

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