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sabato 23 febbraio 2013

Rifugiati: Unhcr, molte vittime nell'Oceano Indiano - Quasi 500 perite nel 2012

(ASCA) - Roma - Per coloro che fuggono dalle guerre e dalla miseria, l'Oceano Indiano e' diventato uno dei tratti di mare piu' letali al mondo. Su circa 13 mila persone salpate su imbarcazioni di trafficanti nel 2012, quasi 500 sarebbero perite in mare a seguito di avarie o ribaltamenti.
Sono le stime dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che ha espresso ''forte preoccupazione per il crescente numero di vittime nell'Oceano Indiano tra coloro che fuggono dal proprio paese in cerca di sicurezza e migliori condizioni di vita altrove. Tra loro molte persone di etnia Rohingya provenienti dal Myanmar''.
Nell'ultimo episodio, che risale solo a una settimana fa, circa 90 persone - ritenute di etnia rohingya - sarebbero morte di sete e di fame durante un viaggio durato quasi due mesi. Lo scorso fine settimana la marina dello Sri Lanka ha soccorso oltre 30 persone sopravvissute a questa tragedia al largo delle coste orientali del paese. L'UNHCR sta cercando di ottenere un contatto diretto con i superstiti per verificare la loro situazione e valutare le loro necessita'.

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